Luca Chiumento Argento a Parigi 2024
Olimpiadi di Parigi 2024, 31 luglio ore 12.26, bacino nautico di Vaires-sur-Marne. La prua del quattro di coppia italiano arriva al traguardo subito dopo quella olandese, l’Italia è seconda in 5’44″40 e la Polonia, dopo una sfiancante volata finale, scivola al terzo posto, staccata di appena 19 centesimi. Siamo a podio.
Un finale di gara che rimarrà impresso nella memoria di tutti noi per questa bellissima medaglia d’argento portata a casa da Luca Chiumento con Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi. Brividi, batticuore e poi l’esultanza, gioia autentica per chi seguiva la diretta da casa, dagli spalti francesi, da un autogrill in viaggio per le vacanze estive o dalla Club House della nostra sede, addobbata a tifoseria. Gioia per la famiglia di Luca, con il papà Enzo arrivato a Parigi in bici per dare risalto a una causa nobile e raccogliere fondi per la Città della Speranza. Gioia per la famiglia della Canottieri, che lo ha visto arrivare bambino e approdare alle Fiamme Gialle da uomo, dopo il percorso agonistico con Alberto Rigato. Gioia per Rossano Galtarossa che commentava in telecronaca con la bandiera italiana stretta tra le mani a 16 anni dall’argento di Pechino, e che ha visto Luca crescere anno dopo anno. Nel commento a caldo per le telecamere di Eurosport Luca dedica la medaglia alla sua ragazza, Federica Cesarini, oro olimpico a Tokyo2020 nel doppio pesi leggeri, e dichiara:
“Un argento fantastico, indescrivibile. Un lavoro di squadra di tanti anni, per loro anche nel quadriennio scorso [Gentili, Panizza e Rambaldi erano nel 4x a Tokyo2020 con Venier], a tre settimane dalle Olimpiadi abbiamo riformato questa barca [con l’inserimento di Rambaldi nel 4x al posto di Carucci]. Tutti alle Olimpiadi fanno un salto di qualità e credo che lo abbiamo fatto anche noi. Non smetterò mai di ringraziare i ragazzi con cui ho gareggiato, la mia ragazza, la mia famiglia, le Fiamme Gialle, gli amici, tutti quelli che posso ringraziare, che sono tantissimi.”
Luca, classe 1997, è arrivato alla Canottieri a 11 anni iniziando a remare con i corsi che ancora oggi raccolgono ragazzi e ragazze da tutta la provincia di Padova in età scolare. Già presente a Tokyo 2020 come prima riserva proprio del 4x maschile e vincitore della “gara delle riserve” alla vigilia dell’apertura dei Giochi, vanta un palmarès di tutto rispetto in cui spiccano due ori europei (Monaco 2022 – Szeged 2024) e un bronzo e un argento mondiali (Račice 2022 – Belgrado 2023), sempre sulla barca regina della specialità per la nostra Nazionale azzurra. Il suo mantra? “Il lavoro paga” e questa medaglia, coronamento di una bellissima carriera sportiva fatta di sacrifici e duri allenamenti, sottolinea quanto potesse sbagliarsi chi diceva di lui “Non ha il fisico adatto”. Raggiunto da Alberto Zuccato de Il Gazzettino, dice:
«Avevamo energia da vendere. Questa nuova formazione ha avuto una tenuta enorme, per i primi 1.000 metri la gara è stata perfetta, poi la Polonia è stata brava a rientrare e superarci ma siamo riusciti a reagire, ad incrementare nuovamente il ritmo con le residue energie e ad arrivare secondi per l’argento che ci ha premiato. È una medaglia fantastica, indescrivibile, frutto del lavoro di squadra che ci ha permesso in tre settimane di raggiungere ottime velocità. Tatticamente è stata la gara migliore che potevamo fare, dedico questa medaglia a tutta l’Italia, alle Fiamme Gialle e al nostro compagno Filippo Mondelli, sempre con noi. Complimenti all’Olanda, un equipaggio solido, forte e costante, che ha meritato l’oro. Adesso, dopo Tokyo dove ero riserva, mi godo questa medaglia, poi anche un po’ di meritato riposo».
[campo di gara di Parigi, foto di Mimmo Perna]